“L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri esprime profonda preoccupazione in merito alle recenti notizie riportate dai mass media riguardanti le indagini su operatori delle forze di polizia.
Gli ultimi fatti, tra cui il caso di Rimini e quello avvenuto a Milano il 24 novembre scorso, sottolineano una crescente esposizione dei nostri colleghi a procedimenti giudiziari anche durante l’espletamento delle proprie funzioni istituzionali.
Con riferimento al tragico evento che ha coinvolto il giovane Ramy Elgaml e che ha portato all’indagine di alcuni militari dell’Arma dei Carabinieri per ipotesi di reati gravi, come l’omicidio colposo stradale e, da indiscrezioni, anche il dolo eventuale, ribadiamo la nostra piena fiducia nella magistratura affinché si faccia luce sui fatti in modo chiaro e imparziale.
Tuttavia, non possiamo esimerci dal sottolineare il delicato contesto in cui operano le forze dell’ordine, quotidianamente chiamate a garantire la sicurezza e a tutelare le istituzioni e i cittadini onesti.
È ormai evidente come gli operatori di polizia si trovino sempre più spesso in una posizione di estrema vulnerabilità, con il rischio di essere sottoposti a procedimenti penali anche quando agiscono nell’adempimento del proprio dovere.
Questo genera un clima di incertezza e timore, che rischia di compromettere l’efficacia del loro lavoro e, di conseguenza, la tutela della sicurezza pubblica.
Alla luce di quanto emerso, riteniamo urgente e indispensabile che la politica intervenga con modifiche normative atte a garantire una maggiore tutela degli operatori delle forze di polizia.
È necessario ristabilire un clima di fiducia e serenità, in cui lo Stato possa tornare a svolgere il proprio ruolo in maniera decisa, senza che i suoi rappresentanti siano continuamente esposti a sentimenti di paura o a rischi sproporzionati nello svolgimento delle loro funzioni.
Chiediamo dunque alla classe politica di avviare una seria riflessione su questi temi e di adottare misure concrete per supportare e proteggere chi ogni giorno si impegna per la sicurezza collettiva, riportando tranquillità e stabilità nell’ambiente lavorativo delle forze di polizia”.
Lo comunica, in una nota, la Segreteria Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).