USIF, da me rappresentato, con la presenza dei Ministri Zangrillo, Crosetto, Giorgetti, Piantedosi, Norbio e dei Comandanti Generali della Guardia di Finanza e Carabinieri, ha sottoscritto il contratto per il triennio 2022-2024.
La maggior parte delle rivendicazioni poste nella piattaforma contrattuale di USIF, sono state accolte e le scelte strategiche suggerite, appostando il 92% delle risorse sul trattamento fisso, hanno consentito di avere un trattamento economico di 100 euro netti in busta paga partendo dal grado di Finanziere.
Un risultato che non ci soddisfa pienamente per le scarse risorse appostate e nella consapevolezza di aver ottenuto, soprattutto dal punto di vista normativo, risultati significativi ,che consentono alle Associazioni sindacali a carattere militare di fare dei passi in avanti nella direzione del riconoscimento della specificità, l’estensione dello straordinario DPR 39/2018, in analogia con i corpi di Polizia ad ordinamento civile, la possibilità di dare un ruolo rilevante alla contrattazione di secondo livello e quindi, dare corpo e sostanza al confronto sul FESI, rilevano però che molto c’è da fare nella prossima tornata contrattuale sull’adeguamento delle retribuzioni.
In particolare, pur evidenziando che, dal punto di vista economico, si è riusciti a incrementare il valore del punto parametrale, riteniamo il contratto ancora carente in merito a:
- L’adeguamento delle retribuzioni è inferiore di quasi due terzi rispetto all’aumento dei prezzi al consumo registrato nel periodo di riferimento (2022-2024);
- Il lavoro straordinario continuerà a essere sottopagato. Su questa materia, peraltro, ci riserviamo di valutare la possibilità e l’opportunità di intraprendere ulteriori iniziative, anche in sede giudiziaria;
- Non si è voluta neppure aprire la discussione in ordine alle richieste di defiscalizzazione degli aumenti contrattuali e della parte accessoria della retribuzione. Temiamo che la riforma fiscale con annessa rivisitazione delle detrazioni, proposta dal Governo, possa intervenire in modo negativo sui ceti medi, colpendo di fatto i dipendenti pubblici la cui retribuzione annua sia superiore ai 35.000 euro. Se queste valutazioni risponderanno al vero, allora questi aumenti contrattuali, potrebbero far rientrare in queste penalizzazioni anche parte del Comparto Sicurezza/Difesa, rendendo di fatto nulli gli aumenti contrattuali.
I Ministri hanno comunicato che le risorse appostate in legge di bilancio, permetteranno di riaprire le trattative per il nuovo contratto 2025-2027 nei prossimi mesi.
USIF è già pronta per le nuove sfide e rafforzerà pertanto il confronto negli altri livelli negoziali, nella ferma convinzione di continuare a mettere in campo in tutte le sedi le iniziative sindacali, necessarie a migliorare il salario e le condizioni di lavoro dei Finanzieri.
Il risultato in argomento è stato raggiunto anche grazie a coloro che mi hanno accompagnato in questa serie di incontri: Roberto di Primio, Gaetano Paiano, Luigi Palma e Luigi Rotundo..
Ringrazio il Segretario Generale di USIF Vincenzo Piscozzo, che mi ha assegnato la delega per il rinnovo del contratto permettendomi di essere sempre in prima linea in questa tornata contrattuale.
Coordinatore Nazionale per il contratto del personale non dirigente Arcangelo Caso