Dopo circa otto mesi di confronto serrato tra le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) e la Parte Pubblica, si è finalmente giunti alla conclusione delle trattative per il contratto 2022/2024. Un percorso particolarmente complesso, condizionato dalle limitate risorse economiche disponibili: solo il 5,8% a fronte di un’inflazione che ha toccato il 16%.
Per la prima volta, le APCSM hanno condotto e concluso una trattativa particolarmente articolata, riuscendo a destinare il 92% delle risorse economiche al trattamento fisso. Questo ha garantito un aumento in busta paga pari a 100 euro a partire dal ruolo base. Tuttavia, non è stato possibile rivalutare l’accessorio e lo straordinario. Sono state però introdotte una serie di manovre che incrementano il Fondo Efficienza Servizi Istituzionali (FESI) e valorizzano la contrattazione di secondo livello.
Innovazioni normative
Sul piano normativo, sono state introdotte importanti tutele per la generalità dei lavoratori, tra cui nuove disposizioni relative al congedo parentale e alla licenza solidale.
Un significativo risultato è stato ottenuto con l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’indennità tributaria prevista dall’articolo 19. È stato eliminato il requisito soggettivo che, in passato, impediva a molti colleghi di accedere all’indennità, nonostante avessero il medesimo codice di impiego.
Inoltre, si è finalmente raggiunta un’omogeneizzazione della normativa sugli straordinari tra le polizie civili e quelle militari. Grazie a questo intervento, anche per i colleghi delle polizie militari sarà previsto il pagamento di tutte le ore straordinarie effettuate e non volontariamente recuperate nell’anno successivo. Questo risultato, frutto di momenti di confronto acceso al tavolo contrattuale, rappresenta un primo passo importante.
Tuttavia, restano necessari ulteriori interventi normativi, come la separazione dei capitoli di spesa tra dirigenti e personale non dirigente.
Infine, è stato trovato un accordo per risolvere un problema storico legato al completamento dell’attività di servizio. Questa questione penalizzava soprattutto i colleghi della Guardia di Finanza rispetto ad altre forze di polizia. Finalmente, è stato garantito un trattamento più equo tra i vari comparti.
Prospettive future
Prima della firma finale, USIF chiederà al Governo una serie di impegni strategici, tra cui la riapertura del tavolo delle trattative per il prossimo contratto 2025/2027.
Tra le priorità da affrontare:
Previdenza dedicata: Dal 1995, il passaggio dal sistema pensionistico retributivo al contributivo non è stato adeguatamente gestito, e i suoi effetti negativi stanno diventando evidenti. Nei prossimi anni, le pensioni dei colleghi rischiano di essere talmente esigue da compromettere un tenore di vita dignitoso. Sarà indispensabile individuare misure che garantiscano una pensione adeguata e rispettosa dei sacrifici dei lavoratori.
Un ulteriore aspetto che dovrà essere affrontato nella prossima tornata contrattuale riguarda le indennità accessorie. Sarà necessario prevederne una rivalutazione per restituire valore a un trattamento economico accessorio oggi sminuito, nonché giungere al compimento di una riforma complessiva dello straordinario.
Lo straordinario dovrà essere ricondotto alla sua natura originaria, ossia di una prestazione lavorativa eccezionale e non ordinaria. Questo significa porre fine all’attuale utilizzo improprio che spinge molti colleghi a trascorrere gran parte della propria esistenza dentro le caserme. La rivalutazione economica dello straordinario è un punto essenziale per riportare equilibrio tra vita lavorativa e personale.
Infine, un ulteriore tema cruciale sarà l’Articolo 16 ( controllo del territorio) che non è stato possibile introdurre nella contrattazione di primo livello. Nella contrattazione di secondo livello, l’obiettivo sarà quello di garantire un ristoro economico ai colleghi impegnati in attività legate a questo settore di impiego, riconoscendo il valore delle loro funzioni operative.
Conclusione
L’obiettivo per il futuro è migliorare ulteriormente le condizioni economiche e normative del personale, affrontando con maggiore incisività le criticità rimaste irrisolte in questa tornata contrattuale e garantendo a tutti i colleghi un trattamento economico e normativo equo e rispettoso del loro impegno quotidiano.
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