Precisazioni sul ricongiungimento del nucleo familiare per l’intero Comparto Difesa e Sicurezza

10 Dec 2025

USIF si è da sempre dimostrato “sensibile” e “accorto” verso la tematica del ricongiungimento familiare, inteso non come appannaggio esclusivo dei coniugi/conviventi, entrambi appartenenti al Corpo, ma come istituto da estendere ed applicare a tutto il personale delle diverse Amministrazioni del Comparto Difesa e Sicurezza.

La famiglia non è “prerogativa” di pochi e, pertanto, non va limitata a pochi eletti che hanno avuto la “fortuna” di innamorarsi di un collega.

La famiglia è vitale per chiunque e, pertanto, va tutelata e protetta dall’ordinamento legislativo, come già previsto, tra l’altro, dal dettato costituzionale.

Il Corpo, negli anni, a onor del vero, ha implementato gli strumenti a disposizione del personale dipendente, al fine di garantire il rispetto di questo diritto inalienabile. Ne sono testimonianza i vari istituti, oramai collaudati, a cui si fa ricorso internamente, come il ricongiungimento familiare, sia per i coniugi che per i conviventi, e, più di recente, la ricomposizione del nucleo familiare, previsto nell’ambito dei trasferimenti relativi al “Piano nazionale degli impieghi per bandi”.

Tuttavia, allo stato attuale, sebbene apprezzabili, queste soluzioni appaiono anacronistiche e completamente inadeguate.

Sono comunissime, difatti, le famiglie composte da lavoratori appartenenti al Corpo e ad altre FF.PP. o FF.AA. che vivono sulla propria pelle e su quella dei loro figli, i forti limiti imposti dalle norme vigenti. Queste ultime impongono ai citati lavoratori di vivere, spesse volte, distanti dal proprio nucleo familiare, proprio perché impiegati presso sedi di servizio collocate in regioni differenti (nella migliore delle ipotesi, province), creando complessità sia di natura psicologica, con elevato impatto sul benessere psico-fisico dei componenti, sia di natura economica, visto lo sdoppiamento delle spese necessarie al sostentamento della famiglia.

Il tutto si riverbera negativamente sulla prole, turbata dalla “separazione forzata imposta” e sulla solidità del rapporto sentimentale che lega i coniugi/conviventi.

Tra le altre cose, un impatto significativo si manifesta anche sull’efficienza lavorativa dei soggetti coinvolti, riducendo, in taluni casi, la performace delle Amministrazioni di appartenenza. Come mai? Beh, molto semplice. La distanza crea sconforto nella coppia e ciò si traduce in frustrazione. I lavoratori, pertanto, avvertendo la necessità di colmare questo gap, iniziano ad assentarsi dal lavoro, sia per problematiche connesse alla gestione dei figli (tipiche di una famiglia “monogenitoriale”, in cui non vi è il sostegno dell’altra parte), sia per le necessità di “ricongiungersi” e trascorrere del tempo assieme come famiglia.

Esistono, dunque, diverse categorie di famiglie? Al momento, con profondo dispiacere, dobbiamo assentire.

Soluzioni? Si, ci sarebbero e troverebbero anche agevole applicazione.

Negli anni, numerosi sono stati gli interventi di questa O.S. in tal senso, alcuni dei quali, per consentire una pronta visione agli associati, sono stati riepilogati nel presente documento, con link di accesso diretto.

Dopo aver scritto al Comandante Generale, al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri competenti, l’USIF ribadisce, ancora, il proprio impegno assunto nei riguardi di questa tematica che abbiamo così a cuore; la nostra azione è diretta al riconoscimento dei diritti di TUTTE le famiglie, nella convinzione che la tutela del benessere del militare sia il più grande valore di ogni Amministrazione.

Ribadiamo, inoltre, gli incontri avvenuti con il Vice Presidente del Consiglio - Antonio Tajani, il Sottosegretario di Stato al MEF - Guido Freni, il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno - On. Wanda Ferro e, di recente, l’audizione presso la Commissione Difesa della Camera dei Deputati, in cui sono stati nuovamente discussi alcuni punti fermi della nostra O.S., tra cui, il ricongiungimento familiare per tutte le Amministrazioni del Comparto Difesa e Sicurezza.

In una prospettiva futura, auspichiamo che questa possibilità venga ulteriormente estesa a tutto il pubblico impiego, proprio al fine di garantire il diritto costituzionale della formazione e salvaguardia della famiglia, oltre alla necessità di promuovere la bigenitorialità a tutela morale e materiale dei figli.

Non esistono, quindi, diverse categorie di famiglie.

La famiglia ha un unico valore per tutti ed è inestimabile!

 

NOTIZIE:

Per chiarimenti, informazioni e contatti, si prega di scrivere al seguente indirizzo mailpariopportunita@usif.it.

USIF - Ufficio Nazionale Pari Opportunità