“Nella Giornata internazionale della donna, un pensiero particolare va a tutte le colleghe che ogni giorno, con il loro servizio, garantiscono la tutela della legalità e la sicurezza della collettività.
Un compito che hanno dimostrato saper svolgere con grande professionalità e determinazione, anche se, troppo spesso, con l’impossibilità di conciliare la vita privata con gli impegni professionali, radicate difficoltà di carriera con negativi riverberi sulla crescita stipendiale, forte squilibrio nei carichi familiari tra madre e padre, ancor più acuito se il marito o compagno di vita è un collega.
Difficoltà queste che le donne in divisa affrontano quotidianamente. Occorre riconoscere loro l’impegno, la costanza e la dedizione, occorre quindi lavorare ancora molto affinché una donna non debba mai trovarsi di fronte a quell’ignobile bivio di scelte o peggio ancora di rinunce: famiglia o lavoro (?).
L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF), ritiene che alcuni degli istituti sui quali occorre necessariamente lavorare e migliorare sono quelli relativi al ricongiungimento familiare, anche tra coniugi appartenenti a diverse Amministrazioni del Comparto Difesa e Sicurezza, welfare per l’infanzia, nuovi istituti di assenza e flessibilità nella presenza.
USIF, proprio in questa giornata ricca di significati e valori, nonché nell’ambito del processo empowerment e pari opportunità delle donne in divisa, per il tramite dell’Ufficio Nazionale Pari Opportunità (U.N.P.O.), composto da colleghe, rivendica l’immediata attuazione, anche per le donne che indossano la divisa, l’applicazione delle disposizioni normative in materia di sostegno alle famiglie, in particolare il riconoscimento del secondo mese di congedo parentale all’80% della retribuzione e l’avvio della procedura per la decontribuzione relativa al c.d. ‘Bonus Mamme’”.
Lo comunica, in una nota, Vincenzo Piscozzo, Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).