04.03.2020  

Pochi minuti fa il Governo ha annunciato la chiusura delle scuole, a titolo precauzionale, fino al 15 marzo.

Senza voler scadere in un inutile allarmismo, non si può non dare voce alle notizie che, seppur in maniera informale, prendono corpo col passare delle ore.

In particolare l’USIF vuole essere vicina a quei colleghi che operano nella bergamasca, dove parrebbe ci siano due nuovi focolai del coronavirus di una certa rilevanza.

In zona il forte aumento dei casi di contagio sta determinando un vero e proprio stress test delle strutture ospedaliere (in particolare il Papa Giovanni XXIII di Bergamo ed il Bolognini di Seriate) e le riunioni in Prefettura delle Autorità a tutti i livelli si sono notevolmente intensificate, nell’ultimo periodo.

Anche il Comando Generale ha adottato i primi provvedimenti, muovendosi con tempestività. Rimangono, allo stato, irrisolti i problemi derivanti dalle disposizioni governative dell’ultimo momento (la gestione dei figli in età scolastica che dovranno rimanere a casa), ma siamo certi che a breve anche questa situazione sarà disciplinata.

Ci troviamo di fronte ad un nemico che la nostra generazione non ha avuto mai modo di affrontare, e forse per questo ci sembra particolarmente pericoloso, nonostante le spiegazioni di molti autorevoli esperti che, con un approccio rigorosamente scientifico, tendono a ridimensionare la pericolosità in sé del virus.

Ora non è il momento di essere preda di immotivate paure: dobbiamo essere pronti ad adoperarci per il bene comune. E noi saremo presenti, come sempre, per servire il nostro Paese.

 

Il Segretario Generale Nazionale Provv. dell’ USIF - Vincenzo PISCOZZO