20 Dec 2025

“Storia di una brava ragazza” di Arianna Farinelli è un libro che parla al cuore, coraggioso e tagliente, senza filtri, un urlo silenzioso e al contempo potente, una ferita ancora aperta.

L’opera affronta i  meccanismi - silenziosi e interiorizzati - che influenzano il percorso di crescita e autodeterminazione di ognuno di noi. Un libro scritto da una donna, che parla e racconta di storie di donne, ma si interroga e sa analizzare anche la figura maschile, mettendo in luce quanto queste eredità siano determinanti nel renderle affrancate ma al contempo perennemente insicure e indecise, poco consapevoli del ruolo e del dovere morale che il corpo di una donna si trascina dietro.

Il titolo stesso dell’opera richiama un archetipo sostanzialmente diffuso: la donna che deve necessariamente rispecchiare le aspettative familiari e sociali, quella “brava ragazza” che tende a mostrarsi forte e determinata, ma che non riesce a rivendicare apertamente le proprie esigenze e paure. L’autrice mette in luce come questo modello, possa limitare l’auto-determinazione di ognuna e influire sulle scelte di vita quotidiana, contribuendo a creare disparità non sempre riconoscibili a livello formale ma ben radicate nella pratica lavorativa e sociale.

Per USIF, da sempre attenta ai temi della valorizzazione del personale e della tutela delle pari opportunità all’interno della Guardia di Finanza, il romanzo rappresenta uno spunto significativo di riflessione: continuare a contrastare stereotipi, pregiudizi e modelli educativi che possono ostacolare il percorso professionale e umano dei militari e delle donne in divisa.

L’U.N.P.O. vi augura buona lettura!