USIF: SERVONO FATTI, NON PROCLAMI. PRIORITA' GDF ALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI
30 Oct 2025
Prosegue l’impegno dell’USIF, Unione Sindacale Italiana Finanzieri nel dialogo con le istituzioni per ottenere correttivi concreti alla Legge di Bilancio in discussione.
Nella giornata di ieri, una delegazione del sindacato ha preso parte a un’audizione con il Senatore Marco Lisei e l’Onorevole Augusta Montaruli, membri della Commissione Affari Costituzionali, per rappresentare le istanze e le criticità che riguardano il personale della Guardia di Finanza.
Nel suo intervento, il Segretario Generale Aggiunto Roberto Di Primio ha denunciato come il comparto sia ancora una volta vittima di “fuoco amico”: nonostante i numerosi proclami di attenzione e vicinanza, nella manovra economica non si riscontra la minima considerazione nei confronti delle donne e degli uomini del Corpo, impegnati quotidianamente nella tutela della legalità e nella difesa degli interessi economici dello Stato.
L’USIF ha espresso forti perplessità su una manovra che rischia di penalizzare ulteriormente il personale, sottolineando l’urgenza di interventi mirati per garantire equità, tutela e riconoscimento.
Tra i punti fondamentali ribaditi dal sindacato figurano: la necessità di una previdenza dedicata per il personale del comparto sicurezza e difesa; lo stop all’innalzamento dell’età pensionabile, che ignora la reale usura psico-fisica del servizio; e la detassazione delle indennità accessorie e del FESI, come segnale concreto di valorizzazione del lavoro svolto.
È stata inoltre sottolineata la necessità di una risposta immediata all’emergenza abitativa e di una revisione dei tempi di erogazione del TFS, oggi eccessivamente lunghi e penalizzanti per chi lascia il servizio dopo una vita di impegno.
Accanto a queste richieste strutturali, l’USIF ha illustrato tre interventi a costo quasi zero, ma dal grande valore simbolico e umano, capaci di restituire fiducia e dignità al personale del Corpo.
Il primo riguarda il ricongiungimento familiare nel comparto sicurezza e difesa: un diritto costituzionale che oggi, troppo spesso, resta disatteso. Garantire la possibilità di vivere con la propria famiglia significa tutelare la serenità, la coesione e la motivazione di chi ogni giorno serve lo Stato. Un intervento a costo zero, ma di enorme valore sociale.
Il secondo punto è la tutela nei procedimenti giudiziari. Attualmente, il personale della Guardia di Finanza può subire penalizzazioni negli avanzamenti di carriera anche in presenza di procedimenti non ancora definitivi. L’USIF chiede la piena applicazione del Decreto Nordio anche al Corpo, per garantire parità di trattamento con le altre forze di polizia a ordinamento militare e salvaguardare la presunzione di innocenza. Si tratta di una misura di equità, senza oneri per lo Stato, ma di grande rilievo per la dignità professionale dei finanzieri.
Infine, l’USIF ha proposto una modifica normativa al TUIR per eliminare la penalizzazione che oggi esclude molti appartenenti al Corpo dalla percentuale di favore per le detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie, solo perché non risiedono stabilmente nella propria abitazione a causa del servizio. Un adeguamento tecnico di minimo impatto economico, ma di alto valore di giustizia e riconoscimento per chi, per dovere, vive lontano dalla propria casa.
L’USIF ha ribadito che non servono grandi risorse, ma volontà politica e buon senso. Queste tre proposte rappresentano un segnale concreto di attenzione verso chi ogni giorno garantisce la sicurezza economica del Paese, con sacrificio, professionalità e dedizione.
Il sindacato continuerà, con coerenza e determinazione, la propria attività di interlocuzione con il Parlamento e il Governo, affinché le promesse di vicinanza al comparto si traducano finalmente in atti concreti di giustizia, equità e rispetto per le donne e gli uomini della Guardia di Finanza.












