Segnalazione criticità operative e logistiche nei servizi di frontiera con la Slovenia

09 Jul 2025
L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF), a seguito delle numerose segnalazioni ricevute dal personale impiegato nei servizi di frontiera con la Slovenia, ha scritto al Comando Generale per evidenziare la situazione di crescente disagio operativo, logistico e personale che necessita di urgente attenzione.
Con l’introduzione del ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere, centinaia di militari della Guardia di Finanza sono stati dislocati lungo il confine orientale in base a un piano emergenziale che, di fatto, si è protratto negli anni, perdendo ogni carattere di eccezionalità e diventando ormai una prassi ordinaria.
Tale piano, pur rispondendo a esigenze di sicurezza nazionale, continua ad attingere in modo sistematico risorse umane dai Comandi del triveneto, già in difficoltà a causa delle carenze organiche dovute alla pianificazione delle ferie estive.
Questa modalità di gestione sta depauperando i reparti locali, con gravi ricadute sul benessere del personale del personale.
In particolare, USIF ha segnalato le seguenti criticità:
• Turni di lavoro estremamente prolungati, spesso fino a 12 ore, con l’ effettuazione di prestazioni di lavoro straordinarie che diventano in questo modo pianificate;
• Impossibilità, in molti casi, di usufruire del riposo settimanale, con casi segnalati di colleghi impiegati continuativamente anche per 20-30 giorni consecutivi;
• Comunicazioni logistiche e operative tardive, spesso con preavvisi inferiori alle 24-48 ore;
• Assenza di informazioni certe su vitto, alloggio e copertura delle spese vive, lasciando i colleghi nell’incertezza durante l’intera missione;
• Sofferenza nei reparti d’origine, che si ritrovano improvvisamente privati di personale in un periodo critico per la gestione dei carichi di lavoro stante la pianificazione delle ferie estive.
Tali condizioni non sono compatibili con i principi sanciti dalla normativa in materia di orario di lavoro, per cui, USIF ha richiesto di valutare attentamente l’impatto di questo impiego prolungato sulla salute psicofisica del personale, garantendo il rispetto dei limiti di orario di lavoro e del diritto al riposo settimanale. In aggiunta, la possibilità di considerare l’apertura di un bando nazionale per la copertura volontaria di questi servizi, al fine di distribuire equamente il carico operativo e alleggerire i reparti oggi maggiormente coinvolti, anche introducendo procedure standardizzate e trasparenti per garantire comunicazioni tempestive, certezza logistica e tutela economica dei colleghi impegnati.
Siamo certi che le criticità segnalate saranno esaminate al fine di salvaguardare il benessere psicofisico e la dignità dei militari