Polizia del mare: non si tocchino le competenze della Guardia di Finanza

07 Sep 2025

Editoriale
di Vincenzo Piscozzo – Segretario Generale USIF

L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri non può restare in silenzio di fronte all’ennesimo tentativo di minare un equilibrio che la legge ha già definito in maniera chiara. L’articolo 2 del Decreto Legislativo 177/2016, la cosiddetta “legge Madia”, assegna alla Guardia di Finanza con carattere di esclusività le competenze in materia di polizia del mare.

Eppure, assistiamo con crescente preoccupazione a una deriva istituzionale, a una confusione voluta che sembra alimentata da decreti legge, proposte e bandi di gara milionari che vedono altre Forze di Polizia dotarsi di mezzi navali giustificati dalle motivazioni più disparate. Una sovrapposizione che non ha alcuna logica, se non quella di sottrarre competenze già disciplinate dalla legge e riconosciute nel tempo come prerogativa propria della Guardia di Finanza.

È doveroso ricordare che la nostra Forza ha dimostrato negli anni di essere un corpo invidiabile, capace di garantire in modo esemplare tutte le attività connesse alla sicurezza marittima: dai controlli doganali alla lotta ai traffici illeciti, fino al soccorso in mare e alla tutela delle nostre frontiere marittime. Un sistema che funziona, quasi perfetto, frutto di competenze specialistiche e di un’organizzazione consolidata.

Non si comprende perché lo Stato scelga di disperdere risorse pubbliche per duplicare ruoli e mezzi, invece di rafforzare ulteriormente la Guardia di Finanza con investimenti mirati che renderebbero ancora più efficiente un modello già collaudato.

Noi, come Unione Sindacale Italiana Finanzieri, ci opporremo in tutte le sedi a questo tentativo di ridimensionamento delle competenze. Non permetteremo che venga sgretolato un patrimonio professionale che appartiene non solo ai finanzieri ma all’intero Paese.

Siamo uomini di legge e riconosciamo il valore delle norme: la “legge Madia” ha sancito con chiarezza il ruolo esclusivo della Guardia di Finanza nella polizia del mare. Ogni deroga o sovrapposizione non farebbe che alimentare confusione e rischierebbe di compromettere quella sicurezza piena, efficace e credibile che oggi viene garantita ai cittadini dal nostro Corpo.

L’Italia non può permettersi di smantellare ciò che funziona. Difendere le competenze esclusive della Guardia di Finanza significa difendere la sicurezza nazionale e il rispetto delle leggi.

Vincenzo Piscozzo
Segretario Generale