TAV, USIF: BASTA SILENZI. LA POLITICA SOSTENGA CON CHIAREZZA LE FORZE DELL’ORDINE

27 Jul 2025

COMUNICATO STAMPA

“In seguito ai gravi scontri avvenuti durante la manifestazione contro la TAV, l’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) ha lanciato nella giornata di ieri un appello chiaro alla politica tutta: maggioranza e opposizione.

bbiamo chiesto, con forza, che si prendesse una posizione netta e inequivocabile a sostegno delle forze dell’ordine, da troppo tempo bersaglio di attacchi violenti e vittime di un clima di crescente ostilità.

Ad oggi, prendiamo atto che solo i partiti di maggioranza hanno risposto pubblicamente al nostro appello, esprimendo solidarietà verso le donne e gli uomini in divisa e condannando le violenze.

Tra questi, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso una posizione chiara e apprezzabile.

Tuttavia, ricordiamo che alle parole devono necessariamente seguire i fatti. Le dichiarazioni di principio, per quanto importanti, non bastano.

Occorre che queste posizioni si traducano in atti concreti a tutela del personale delle forze dell’ordine: in termini di strumenti, tutele giuridiche e riconoscimento del lavoro svolto ogni giorno sul campo, spesso in condizioni difficili e pericolose.

Registriamo invece, con rammarico, il silenzio delle forze di opposizione. Non abbiamo ad oggi letto alcuna dichiarazione ufficiale da parte del Partito Democratico, né del Movimento 5 Stelle, né di altri gruppi parlamentari che siedono tra le fila dell’opposizione.

Rinnoviamo quindi pubblicamente la domanda: da che parte stanno? Dalla parte della legalità e di chi garantisce l’ordine pubblico o da quella di chi, con la violenza, mina i principi democratici dello Stato?
Non c’è più spazio per ambiguità.

Ogni giorno, gli appartenenti alle forze dell’ordine, tra cui moltissimi finanzieri, rischiano la propria incolumità per tutelare la sicurezza di tutti i cittadini. È dovere della politica – tutta, senza distinzione – assumersi la responsabilità di esprimere una posizione chiara e di agire di conseguenza. Noi non chiediamo privilegi, ma rispetto.

E pretendiamo che nessuno si volti dall’altra parte”.

Così, in una nota,  l’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).