NO TAV, USIF: CHIEDIAMO CAMBIO DI PASSO. LO STATO NON PUO' PIU' ARRETRARE

26 Jul 2025
“Ancora una volta la cronaca ci consegna immagini inaccettabili: bombe carta, pietre e violenza gratuita contro le forze di polizia impegnate a garantire legalità e sicurezza.
Oggi, durante l’ennesima manifestazione No Tav in Val di Susa, centinaia di manifestanti, alcuni incappucciati e armati di fionde, hanno aggredito gli agenti schierati a tutela del cantiere di San Didero.
Il risultato? I nostri colleghi ancora una volta bersaglio fisico e simbolico di una protesta che travalica ogni limite civile.
Non si può parlare di dissenso quando si incendiano container, si bloccano arterie autostradali e si cerca lo scontro con lo Stato.
Non è questo lo Stato che vogliamo.
Non è uno Stato giusto quello che espone i suoi servitori alla violenza, mentre resta inerme o guarda altrove per non scontentare sacche di consenso politico.
Un Paese in cui chi garantisce la legge diventa ostaggio dell’ideologia altrui è un Paese che ha smarrito il senso del diritto. L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri esprime piena solidarietà a tutte le forze dell’ordine coinvolte.
Chiediamo con fermezza un cambio di passo: lo Stato non può più arretrare.
Serve una risposta decisa, concreta, immediata.
Chi indossa una divisa merita rispetto, tutela e riconoscimento.
E ora ci rivolgiamo a Governo e Parlamento: che facciamo?
È il momento di dare risposte chiare, con i fatti. Gradiremmo una presa di posizione netta da tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione.
È arrivato il tempo della verità: dobbiamo sapere chi sta con chi”.