USIF segnala al CoGe le gravi criticita' sull’adeguamento del trattamento economico del personale in quiescenza.

A seguito delle numerose segnalazioni pervenute dai nostri iscritti, l’Unione Sindacale Italiana Finanzieri ha formalmente interessato il Comando Generale in merito a una problematica che incide profondamente sulla dignità e sul rispetto dovuto al personale che ha servito lo Stato con onore: la lentezza e le disfunzioni nei procedimenti economici relativi al personale in quiescenza.
Il passaggio alla pensione, che dovrebbe rappresentare il naturale e sereno epilogo di una carriera dedicata alla divisa, si trasforma invece in un percorso ad ostacoli fatto di lungaggini burocratiche, attese interminabili e penalizzazioni economiche che colpiscono indistintamente chi opta per la “riserva” o per l’“ausiliaria”.
Tra le principali criticità riscontrate segnaliamo:
• Ritardi nella liquidazione del TFS, frazionato in più tranche, con la prima (fino a 50.000 euro lordi) erogata mediamente dopo 12-15 mesi, e le successive fino a 3 anni dopo il congedo, in palese contrasto con la sentenza n. 130/2023 della Corte Costituzionale, che ha riconosciuto al TFS natura retributiva e previdenziale, imponendo tempi certi e rapidi;
• Attese anche pluriennali per l’adeguamento pensionistico dovuto a rinnovi contrattuali maturati durante il servizio (ad es. per il contratto 2022-2024), che spesso vengono riconosciuti solo dopo 2, 3 o addirittura 4 anni;
• Trattamento penalizzante per il personale in ausiliaria, che percepisce solo il 50% degli aumenti previsti dai rinnovi contrattuali nel quinquennio transitorio e subisce ulteriori ritardi nel ricalcolo della pensione definitiva.
Queste situazioni, oltre a costituire un’evidente ingiustizia, generano un senso di frustrazione e abbandono nei confronti di chi ha dedicato una vita al servizio della collettività. Un sistema che impone anni di attesa per il riconoscimento di diritti già maturati non può e non deve essere accettato.
USIF chiede con forza:
• l’adozione urgente di interventi normativi e organizzativi per velocizzare tutte le procedure amministrative e contabili connesse al pensionamento;
• il potenziamento del CIAN con strumenti informatici aggiornati;
• una sinergia operativa con l’INPS per abbreviare i tempi di erogazione delle spettanze economiche dovute;
• il riconoscimento pieno e tempestivo dei diritti retributivi e previdenziali per il personale in ausiliaria.
La tutela del personale al termine del proprio servizio non è solo un dovere amministrativo, ma un obbligo morale.
USIF continuerà a vigilare con determinazione e senso di responsabilità su questa tematica, rimanendo disponibile a ogni utile confronto per trovare soluzioni concrete e immediate.