ECRI, USIF: BENE INDAGARE SU EVENTUALI CASI RAZZISMO, MA LO SI FACCIA ANCHE CON RAZZISMO CONTRO COLLEGHI

“In riferimento alle recenti dichiarazioni del presidente della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (ECRI), Bertil Cottier, e della vicepresidente Tena Simonovic Einwalter, l’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) ribadisce quanto già affermato nel 2024: si ripudia ogni forma di razzismo e discriminazione, e si condivide l’importanza di approfondire e monitorare eventuali condotte improprie, ovunque si verifichino.

Tuttavia, non è accettabile che venga ripetutamente proposta un’immagine distorta e parziale delle forze di polizia italiane, quasi fossero soggetti sistematicamente animati da pregiudizi.

Questo tipo di narrazione rischia di alimentare un clima di sfiducia e delegittimazione nei confronti di donne e uomini che, ogni giorno, operano in condizioni complesse e spesso rischiose per garantire sicurezza e legalità. Il razzismo non è unidirezionale.

Esiste anche un razzismo “al contrario”, quello che colpisce i nostri agenti, criminalizzati per l’esercizio delle proprie funzioni.

Lo dimostrano casi come quello di Cutro o dell’operazione che coinvolse Ramy, dove agenti sono stati sottoposti a processi mediatici e giudiziari prima ancora che venisse accertata ogni responsabilità.

Anche queste sono forme di discriminazione e vanno analizzate con pari attenzione. Chiediamo quindi che, parallelamente allo studio proposto dall’ECRI, venga avviato un approfondimento indipendente sulle tutele, i diritti e le condizioni operative delle forze di polizia italiane rispetto a quelle europee.

Serve un’analisi completa e non parziale, che non si limiti a cercare colpevoli tra le forze dell’ordine, ma che esamini anche quanto queste siano adeguatamente protette, formate e supportate nello svolgimento del loro compito istituzionale. 

USIF rinnova l’invito a un confronto costruttivo, che tenga conto della complessità della realtà operativa e delle esigenze di sicurezza dei cittadini, senza scivolare in generalizzazioni che rischiano di danneggiare la credibilità e l’equilibrio democratico”.

Così, in una nota, la Segreteria Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).