ECRI, USIF: BENE INDAGARE SU EVENTUALI CASI RAZZISMO, MA LO SI FACCIA ANCHE CON RAZZISMO CONTRO COLLEGHI

29 May 2025

“In riferimento alle recenti dichiarazioni del presidente della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (ECRI), Bertil Cottier, e della vicepresidente Tena Simonovic Einwalter, l’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) ribadisce quanto già affermato nel 2024: si ripudia ogni forma di razzismo e discriminazione, e si condivide l’importanza di approfondire e monitorare eventuali condotte improprie, ovunque si verifichino.

Tuttavia, non è accettabile che venga ripetutamente proposta un’immagine distorta e parziale delle forze di polizia italiane, quasi fossero soggetti sistematicamente animati da pregiudizi.

Questo tipo di narrazione rischia di alimentare un clima di sfiducia e delegittimazione nei confronti di donne e uomini che, ogni giorno, operano in condizioni complesse e spesso rischiose per garantire sicurezza e legalità. Il razzismo non è unidirezionale.

Esiste anche un razzismo “al contrario”, quello che colpisce i nostri agenti, criminalizzati per l’esercizio delle proprie funzioni.

Lo dimostrano casi come quello di Cutro o dell’operazione che coinvolse Ramy, dove agenti sono stati sottoposti a processi mediatici e giudiziari prima ancora che venisse accertata ogni responsabilità.

Anche queste sono forme di discriminazione e vanno analizzate con pari attenzione. Chiediamo quindi che, parallelamente allo studio proposto dall’ECRI, venga avviato un approfondimento indipendente sulle tutele, i diritti e le condizioni operative delle forze di polizia italiane rispetto a quelle europee.

Serve un’analisi completa e non parziale, che non si limiti a cercare colpevoli tra le forze dell’ordine, ma che esamini anche quanto queste siano adeguatamente protette, formate e supportate nello svolgimento del loro compito istituzionale. 

USIF rinnova l’invito a un confronto costruttivo, che tenga conto della complessità della realtà operativa e delle esigenze di sicurezza dei cittadini, senza scivolare in generalizzazioni che rischiano di danneggiare la credibilità e l’equilibrio democratico”.

Così, in una nota, la Segreteria Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).