RIFORMA FISCALE. UILPA POLIZIA PENITENZIARIA, USIC, USIF, UIL POLIZIA: "ESPRIMIAMO SERI DUBBI E CHIEDIAMO MISURE PER UN SISTEMA PIÙ EQUO"

Accogliamo con favore la riforma fiscale come un segnale positivo per i redditi medio-bassi, un intervento che può fornire un importante sostegno economico a molte famiglie italiane.

Tuttavia, non possiamo ignorare gli effetti negativi che la riforma comporta, soprattutto per i lavoratori dipendenti, che continuano a rappresentare la categoria più penalizzata all’interno del sistema tributario.

In particolare, evidenziamo che tra coloro che risultano “penalizzati” da questa riforma, a causa della riduzione delle detrazioni fiscali, vi sono i contribuenti con redditi compresi tra 32.000 e 40.000 euro. Questa fascia include molti degli operatori di polizia, una categoria fondamentale per la sicurezza del Paese e che già sostiene un carico di lavoro gravoso.

Riteniamo che questa situazione vada affrontata con urgenza e chiediamo al governo un intervento più incisivo nella lotta all’evasione fiscale.

Non è accettabile che l’evasione continui a gravare sull’equilibrio del sistema, favorendo non solo i grandi evasori ma anche chi, pur dichiarando redditi medio-bassi, conduce un tenore di vita sproporzionato grazie a introiti non dichiarati.

È necessario colpire con decisione questi comportamenti antigiuridici, evitando che coloro che eludono il fisco possano anche beneficiare di agevolazioni e incentivi previsti dalla riforma.

Un impegno maggiore del Governo nell’attenzionare l’evasione fiscale anche nelle fasce di reddito medio-basso potrebbe consentire di recuperare risorse significative, pari ad esempio ai circa 2,5 miliardi di euro necessari per ridurre la seconda aliquota IRPEF dal 35% al 33%.

Questo intervento avrebbe un impatto positivo sui lavoratori dipendenti, incluso il personale delle forze di polizia, che trarrebbe beneficio da una minore pressione fiscale e da un maggiore equilibrio nel sistema tributario.

Pur riconoscendo gli aspetti positivi di questa riforma come un punto di partenza, invitiamo il governo a introdurre misure concrete che garantiscano un sistema fiscale più giusto, sostenibile ed equilibrato.

Solo così sarà possibile premiare i comportamenti virtuosi, ridurre le diseguaglianze e fornire il giusto ristoro a chi contribuisce regolarmente e onestamente al benessere del Paese.