Sembra di vivere il copione di un film ironico ma quanto vissuto in queste ore è una triste realtà che ha visto inconsapevolmente coinvolte tutte le OO.SS. presenti.
Dopo aver ricevuto nella prima serata di martedì l’ultima bozza di proposta contrattuale, un netto passo indietro rispetto a quanto discusso e proposto nei precedenti tavoli, la riunione di ieri si è aperta con una netta presa di posizione di tutti i dirigenti sindacali presenti.
Abbiamo ribadito che senza le pregiudiziali portate avanti da USIF, dal SILF e dalla stragrande maggioranza delle OO.SS. dell’Arma dei Carabinieri su straordinario e contrattazione di II livello, il contratto 22-24 non si chiude. Fino a quando la parte pubblica continuerà a perseverare nel fare scelte lontane dalle aspettative ed esigenze di noi finanzieri e carabinieri, non ci sarà dialogo!
Tutto ciò è stato perfettamente compreso tant’è vero che il tavolo tecnico si è concluso con una seppur timida apertura della parte pubblica su straordinario e contrattazione di II livello. È inutile ripeterlo e nuovamente chiarirlo, noi rimarremo fermi sulle nostre posizioni e nel prossimo incontro già fissato per il prossimo martedì ribadiremo:
- l’inutilità di proporre e discutere di nuove indennità. Occorre destinare tutte le risorse finanziarie proposte per tali emolumenti sul FESI e lasciare alla successiva contrattazione di II livello tra le OS e le singole amministrazioni la possibilità di regolare e ridistribuire gli importi premiando le specificità e le funzioni peculiari;
- riconoscere, anche per le Forze di polizia ad ordinamento militare, il pagamento completo delle ore di lavoro straordinario prestate, così come già previsto per le Forze di polizia ad ordinamento civile;
- inserire nella parte normativa un articolo che chiarisca la corretta applicazione dei combinati disposti di cui agli artt. 38, c. 3, D.P.R. n. 51/2009 e 27, c. 3 D.P.R. n. 39/2018 inerente il completamento del turno di lavoro qualora il servizio si protragga oltre le 24:00 per più di tre ore del giorno successivo.
Il nostro obiettivo è continuare a portare sul tavolo proposte e soluzioni, ma tutto ciò viene puntualmente reso impossibile non dalle nostre rivendicazioni, ma dal disinteresse del Governo e dal silenzio delle controparti!
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