“Ancora una volta gli appartenenti alle forze di polizia, nello svolgimento delle proprie funzioni, vengono colpiti e feriti durante situazioni di ordine pubblico.
Gli episodi avvenuti ieri, che ha visto decine di poliziotti feriti durante i cortei studenteschi in diverse città, non solo a Torino, dimostra l’urgente necessità di strumenti normativi adeguati che garantiscano vera deterrenza contro questi atti di violenza.
Gli strumenti attuali si sono rivelati totalmente inefficaci. Il Decreto Sicurezza, attualmente in fase di iter legislativo, rappresenta un’occasione che la politica può ancora sfruttare per introdurre modifiche sostanziali.
Tra queste, ribadiamo la necessità di prevedere un DASPO economico, una misura che chiediamo da tempo e che potrebbe costituire un concreto strumento di responsabilizzazione per chi si rende protagonista di atti vandalici e aggressioni.
La domanda che poniamo è questa: qual è il prezzo che la collettività paga per i danni causati da balordi e delinquenti che distruggono il patrimonio comune e provocano lesioni fisiche agli operatori delle forze di polizia?
Danni che, oltre a minare la sicurezza pubblica, pesano anche sul Servizio Sanitario Nazionale e, quindi, su tutti i cittadini.
Inoltre, è accettabile che queste persone, che quotidianamente offendono lo Stato e le sue istituzioni possano continuare a percepire provvidenze e benefici pubblici?
La nostra posizione è chiara: chi agisce in questo modo deve essere chiamato a rispondere delle proprie azioni, senza che vi siano sconti o protezioni.
Ribadiamo, infine, che il nostro obiettivo non è entrare in dinamiche di strumentalizzazione politica, ma tutelare la dignità e la sicurezza degli operatori di polizia, che devono essere riconosciuti e garantiti come lavoratori, con diritti e tutele adeguati al difficile compito che svolgono ogni giorno”.
Lo comunica in una nota la Segreteria Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).