Ringraziamo l’Organo di Vertice per l’attenzione riposta per la tematica in oggetto, manifestata tra l’altro con la nota 325695 del 6 novembre u.s..
Ricordiamo a tutti che sin dal 13 febbraio u.s., (clicca qui per leggere il comunicato) la Nostra O.S., primo sindacato ad aver portato l’attenzione su tali ataviche criticità, ha più volte sensibilizzato le articolazioni competenti al fine di rappresentare le varie esigenze ratione materiae del personale rappresentato.
Restiamo a disposizione per ogni utile confronto e a fornire il nostro qualificato contributo, anche in seno al tavolo tecnico istituito, ma ribadiamo con fermezza i punti essenziali delle nostre rivendicazioni:
- emanazione di un atto a valenza generale che stabilisca i criteri di ripartizione e le percentuali da corrispondere tra i destinatari di questo incentivo.
- individuare idonee risorse da destinare a ristoro delle procedure esperite sotto l’egida del previgente Codice dei Contratti Pubblici (Decreto Legislativo. n. 50/2016) che, all’art. 113, già prevedeva l’incentivazione economica delle attività espletate per appalti di lavori, servizi e forniture. Al riguardo, si richiama in questa sede il pronunciamento della Sezione delle autonomie – Corte dei Conti n. 16/2021 che, con riferimento alla omessa adozione del regolamento funzionale alla distribuzione degli incentivi tecnici da parte di un Ente, ha chiarito la necessità, nelle more, che le somme a ciò destinate vengano comunque tempestivamente accantonate e ciò al fine di non incorrere nel divieto di retroattività previsto dall’art. 11, c. 1, delle preleggi al codice civile.
- rimuovere la preclusione al personale con qualifica dirigenziale degli incentivi in parola
- segnalare i capitoli su cui imputare i costi attuali ed i rimborsi delle polizze assicurative sottoscritte dal personale impiegato in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 2, comma 4, del D.Lgs. 36/2023;
Riaffermiamo inoltre che la complessità della materia impone, secondo il nostro punto di vista, scelte forti e tempestive nonché adeguati investimenti in formazione. Sarebbe auspicabile, infatti, che i militari impiegati in tale comparto fossero tutti specializzati, con relative proiezioni di carriera e d’impiego ben definite:
- per il ruolo Ufficiali del comparto T.L.A., andrebbero, quindi, sensibilmente aumentati i posti a concorso, con l’apposita previsione di una selezione annuale da riservare al personale ISAF con esperienza decennale (in analogia a quanto già avviene per i ruoli speciali);
- per le altre categorie, invece, potrebbe essere estremamente più proficuo:
indire concorsi ad hoc (così come già avviene nel caso della selezione, per titoli ed esami, per l’ammissione di n. 10 marescialli allievi in possesso di laurea triennale abilitante all’esercizio delle professioni sanitarie) piuttosto che far frequentare ad aliquote di corsisti AAMM del terzo anno di studi delle “ordinarie” – peraltro quest’anno brevissime - appendici formative andando così a depauperare personale ai reparti operativi gìà in forte difficoltà e con grosse carenze di personale;
eliminare il vincolo d’impiego di 5 anni, per non rischiare di disperdere preziose risorse umane dotate di un pregevole bagaglio di competenze professionalizzanti;
attribuire d’ufficio a tutti i frequentatori le specializzazioni/qualifiche del futuro settore d’impiego (es. contabile/ contabile agli assegni, etc.).
E’ poi quanto mai opportuno potenziare gli organici I.S.A.F., specialmente negli Uffici Logistici ed Amministrazione (ad esempio si potrebbero elevare le Sezioni con maggior carico di lavoro al rango di Ufficiale T.L.A. e creando drappelli retti da I.S.A.F.), creare un unico centro di costo/stazione appaltante del Corpo su base regionale (accorpando ad esempio le sole sezioni acquisti della Legione Allievi al TLA Puglia, della Scuola Ispettori al TLA Abruzzo,….).
Sotto il profilo della formazione (il D.Lgs 36/2023, all’art. 45, comma 7, stabilisce che le Stazioni Appaltanti dovranno stanziare risorse per attività di formazione per l’incremento delle competenze digitali dei dipendenti nella realizzazione degli interventi e per la specializzazione del personale che svolge funzioni tecniche) risulta indefettibile la costante somministrazione a tutto il personale di corsi di aggiornamento, prevedendo anche il rimborso per i corsi esterni all’Amministrazione e i master universitari effettuati privatamente, nonché istituire apposite indennità accessorie per tutti coloro che operano in questi settori. Resteremo fermi e vigili su tali tematiche e nelle more che l’Organo di Vertice delinei le modalità, abbiamo messo a disposizione da qualche mese un facsimile di istanza, che ogni singolo militare interessato può avanzare al proprio comando, in modo da interrompere i termini ordinari di prescrizione (10 anni).
Continuate a scegliere USIF, il Vostro unico strumento di tutela e rivendicazione.
USIF IL SINDACATO DEI FINANZIERI