Relazioni sindacali. Regolamento di attuazione di cui all’art. 1475 comma 2 del Codice dell’Ordinamento Militare (d.lgs. 15 marzo 2010, n. 66).

Quasi tutti i sindacati seduti al tavolo contrattuale, tra cui l'USIF e il SILF per la Guardia di Finanza, ancora una volta uniti, perché uniti si è più forti, denunciano alcune norme del regolamento sulle Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM). Queste norme sembrano tentare di limitare le prerogative sindacali, imponendo restrizioni che rischiano di compromettere l’attività stessa dei sindacati militari.

Le notizie che ci arrivano indicano che si vogliono imporre limitazioni addirittura più stringenti di quelle previste per i COCER e questo è inaccettabile.

L'USIF ribadisce con forza che i militari devono avere un sindacato che faccia sindacato, con piene prerogative secondo i dettami delle norme  e senza essere soggetto a tentativi di controllo o limitazione.

"Signori Ministri, le scriventi APCSM del personale dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno avuto modo di leggere la bozza di Regolamento in oggetto inviata per il previsto parere al Consiglio di Stato. L’art. 15 del provvedimento in parola, rubricato “Relazioni sindacali informative e consultive”, disciplinerebbe il sistema delle relazioni sindacali con le APCSM nelle seguenti modalità:

➢ “informazione preventiva” per la documentazione inerente i criteri generali e le conseguenti iniziative di carattere generale nelle materie di cui all’art. 1476-ter, comma 2, del C.O.M., ovvero le materie oggetto di contrattazione ai sensi dell’art. 4 del d.lgs. 15 maggio 1995. n. 195 e dell’art. 46, comma 2, del d.lgs. 29 marzo 2017, n. 95;

➢ “consultazione”, senza particolari formalità, per la documentazione inerente materie di minore importanza: attività assistenziali e culturali, sale convegno, criteri per l’istituzione degli organi di verifica, ecc.

L’approvazione di tale previsione normativa produrrebbe in un’importante retrocessione rispetto alle prerogative attualmente riconosciute alla Rappresentanza Militare. L’art. 59 del d.P.R. 16 marzo 1999, n. 254, infatti, riconosce ai soppressi Co.Ce.R. il diritto di “consultazione” con riferimento a tutte le materie oggetto di contrattazione e con formalità specificatamente indicate.

L’art. 16 della legge 28 aprile 2022, n. 46 ha delegato al Governo l’armonizzazione e l’aggiornamento delle norme in vigore.

Al contrario, con l’art. 15 del Regolamento in questione ci sembra che il Governo vada molto oltre, riducendo l’agibilità delle APCSM. È evidente che trattandosi degli strumenti attraverso i quali le APCSM dovranno controllare l’attuazione dei contratti, i contenuti dell’art. 15 riguardano ed incidono sulle trattative per il rinnovo del contratto 2022-2024 attualmente in corso presso la Funzione Pubblica.

Per quanto sopra, chiediamo alle SS.VV. un autorevole e tempestivo intervento che ci possa rassicurare in ordine al mantenimento dei contenuti previsti dalla normativa in vigore (art. 59 del d.P.R. 16 marzo 1999, n. 254) anche nel nuovo Regolamento.

Roma, li 02.10.2024

Sim CC Usic Unarma Nsc Siulcc Usmia CC USIF SILF 

 

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