Ogni giorno assistiamo a una vera e propria escalation di violenza, con sparatorie, inseguimenti, posti di blocco forzati, e aggressioni fisiche sempre più frequenti ai danni delle forze di polizia.

La situazione è ormai insostenibile, e il tragico episodio accaduto recentemente a Molfetta, in cui ha perso la vita una giovane di 19 anni, riapre una ferita profonda e ci ricorda l’urgenza di interventi concreti.

Denunciamo da tempo la pericolosità delle nostre pattuglie, che, a differenza di altre forze dell’ordine, non sono dotate di parabrezza blindato.

Questo espone i finanzieri a rischi inaccettabili durante operazioni sul campo, rischi che potrebbero essere ridotti con adeguati stanziamenti e una modernizzazione delle dotazioni di sicurezza.

Non possiamo più accettare che la vita dei nostri agenti sia messa in pericolo a causa di strumenti inadeguati.

Pur accogliendo con favore alcuni articoli del disegno di legge sulla sicurezza, riteniamo che quanto fatto finora sia insufficiente.

Servono misure più incisive, capaci di fungere da vero deterrente. In quest’ottica, l’USIF ha avviato una serie di interlocuzioni politiche per promuovere un nuovo pacchetto di misure, mirato a colpire economicamente i delinquenti, escludendoli da qualsiasi forma di beneficio comunitario, statale, regionale o locale.

È tempo di smettere di essere clementi con chi attacca lo Stato di diritto. Non possiamo più tollerare una politica permissiva che non rispecchia la gravità delle azioni criminali.

L’USIF continuerà a lottare affinché le forze di polizia ricevano il giusto riconoscimento e le dotazioni necessarie per operare in sicurezza e con dignità.

La Segreteria Generale