“L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) ribadisce con urgenza la necessità che, nelle trattative per il rinnovo contrattuale 2022/2024, venga inserita una previdenza dedicata per gli appartenenti alle forze di polizia.
Questo intervento è indispensabile per evitare che i nostri colleghi diventino i ‘nuovi poveri’ del domani.
La previdenza complementare, identificata come il secondo pilastro, non è mai stata attivata a causa dell'inerzia politica successiva alla riforma Dini.
Tale ritardo rischia di danneggiare gravemente il personale delle forze dell’ordine.
Per questo USIF boccia fermamente qualsiasi ipotesi di avvio tardivo di tali fondi, poiché è inaccettabile che l’inefficienza politica ricada su chi quotidianamente si impegna per garantire la sicurezza del Paese.
Il nostro ordinamento riconosce la specificità del ruolo del personale delle forze di polizia, in relazione alle limitazioni personali e ai requisiti di efficienza operativa richiesti.
Tuttavia, il comparto è svantaggiato sul piano previdenziale, in particolare per chi si è arruolato dopo il 1995, a causa del metodo di calcolo contributivo introdotto dalla legge n. 335 del 1995.
Ciò crea una “disparità di trattamento” rispetto ad altri settori del pubblico impiego, che hanno beneficiato di risorse adeguate per attivare fondi previdenziali compensativi.
USIF chiede l’attivazione immediata di un meccanismo di adeguamento automatico del coefficiente di trasformazione, per allineare il comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico ai requisiti anagrafici di pensionamento dei dipendenti pubblici.
Questo intervento è indispensabile per colmare il divario creato dalle norme attuali.
La richiesta di una “previdenza dedicata” è quindi urgente e non più rinviabile. USIF invoca la previsione di capitoli di spesa specifici nel rinnovo contrattuale, destinati a finanziare una previdenza che rispetti le esigenze di chi, ogni giorno, mette a rischio la propria vita per la sicurezza della collettività.
Garantire un futuro dignitoso agli operatori delle forze dell'ordine è una priorità che non può più essere ignorata”.
Lo comunica, in una nota, la Segreteria Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).