“Dopo aver raccolto le opinioni del territorio, lo stato d’animo e le aspettative dei colleghi durante l’assemblea nazionale dei primi di settembre, siamo pronti ad affrontare nuovamente i tavoli tecnici per il rinnovo di un contratto ormai scaduto da troppo tempo.

Serve un urgente cambio di passo!

Non tollereremo a lungo l’atteggiamento che il Governo sta riservando a noi uomini e donne del comparto difesa e sicurezza. Crediamo che sia giunto il momento che la premier ci metta la faccia e apra un reale e concreto canale di dialogo e confronto. Nonostante i problemi e i nodi da sciogliere siano molteplici e di grande rilevanza, si continua con questa politica connotata da irritante silenzio e da scarsa considerazione. Arrivati a questo punto, al fine di addivenire ad una risoluzione positiva, pretenderemo che, con la ripresa dei lavori, l’Esecutivo trovi finalmente quelle risorse finanziarie aggiuntive, più volte promesse, da destinare ad incrementare il valore delle indennità accessorie in modo da concentrare tutti gli importi fino ad ora messi sul tavolo alla rivalutazione del trattamento economico nella parte fissa e continuativa.

Chiediamo, inoltre, uno sforzo maggiore per disciplinare il lavoro straordinario con regole di utilizzo chiare e trasparenti. Ipotizzare un tetto massimo pro capite invalicabile, uguale ed accessibile a tutti senza distinzione di grado, in modo da non rendere gli operatori della sicurezza ‘schiavi’ di questo emolumento, normando al contempo la liquidazione il cosiddetto tagliato.

Occorre poi rifinanziare il valore del buono pasto, ormai inidoneo a coprire il costo di un pranzo.

Un’altra importante necessità a cui porre rimedio è legata all’estensione di quanto previsto dal DPR 57/2022 negli articoli 16 e 46, ovvero introdurre indennità specifiche per i turni serali e notturni per tutti i Finanzieri coinvolti e impiegati nei servizi di controllo del territorio, in analogia ai colleghi delle altre forze di polizia civili ed ad ordinamento militare. Inoltre pretenderemo investimenti in sicurezza: sia normativi che di implementazione di organici (nuovi e cospicui arruolamenti) che di dotazione.

Sfruttare le risorse del PNRR per potenziare le dotazioni di mezzi performanti e sicuri e di moderni dpi è un obbligo morale che questo governo si deve assumere!

Da ultimo, ma non di minore importanza, c’è da affrontare, una volta per tutte, la questione previdenza. Non si può più tergiversare, bisogna disciplinare e partire con la previdenza dedicata. Su tale contesto ribadiremo la nostra ferma ed assoluta contrarietà a ogni ipotesi di innalzamento dell’età pensionabile”. 

Lo comunica, in una nota, la Segreteria Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).