“Nonostante le numerose rivendicazioni politiche circa fantomatici e cospicui aumenti per le forze di polizia, la situazione in merito al rinnovo del contratto resta invariata.

Terminato il quinto incontro tecnico, lo stallo è totale: le tabelle di previsione ricevute dalla funzione pubblica dimostrano ancora una volta la mancata attenzione al comparto.

A parte una diversa allocazione delle risorse, ad oggi non vi è traccia di ulteriori stanziamenti! Basta attese, ancora una volta rivendichiamo un incontro con il Presidente del Consiglio.

Queste condizioni non possono essere accettate, decisione inoltre condivisa da tutte le Segreterie Regionali, Provinciali e Territoriali dell'Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF), che rispecchia il dissenso unanime di tutti i colleghi alle inadeguate risorse economiche stanziate "in maniera unilaterale" da un Governo attento alla sicurezza e difesa del paese ma disinteressato a chi di fatto la deve garantire, anche a rischio della propria vita.

A latere dell’incontro, con un comunicato congiunto, abbiamo informato il personale che da parte del Governo non è pervenuta nessuna, ribadiamo, nessuna risposta alle richieste avanzate in ordine al reperimento di ulteriori stanziamenti per il compenso del trattamento economico fisso ed accessorio, l’adeguamento delle regole gestionali per lo straordinario (il lavoro deve essere sempre e comunque retribuito, non di certo con le risorse degli stipendi), apertura di un tavolo specifico per la previdenza dedicata e/o complementare, dialogo sugli emanandi Regolamenti di attuazione delle relazioni sindacali del comparto militare, ricongiungimento familiare e licenza solidale.

Sulla difesa dei diritti dei finanzieri non arretreremo mai”.

Lo comunica, in una nota, la Segreteria Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).

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