Nella giornata odierna si è riunito il Direttivo di USIF per fare un punto di situazione sull’andamento del tavolo negoziale e sui progetti che vedono protagonista la nostra associazione sindacale.
I malumori generali sono legati alla scarsa attenzione che l’amministrazione sta riservando al processo di sindacalizzazione. La grossa opportunità di crescita, di confronto, sia interno che con la classe politica, viene costantemente ovattata e non riceve il giusto seguito da parte degli uffici competenti. Gli sforzi sin d’ora profusi vengono vanificati e non trovano risposte concrete.
Il nostro modo di agire, sempre a tutela dei colleghi, non può passare in sordina!!!
Chiediamo all’Autorità di Vertice di aprirsi quanto prima ad un confronto leale e costruttivo. Chi aderisce al sindacato, lo fa per migliorare gli aspetti lavorativi, per dare forza e voce alle istanze di tutela collettive e per ricevere assistenza sulle varie problematiche che attanagliano gli appartenenti al Corpo. Tra l’altro, se non si da avvio quanto prima ad un canale comunicativo e di confronto, le associazioni non potranno rappresentare e rivendicare, con il giusto peso, le tutele finanziarie e normative nel tavolo contrattuale.
Oggi più che mai crediamo necessario che l’Esecutivo recepisca sul tavolo negoziale acceso presso la Funzione Pubblica:
- l’incremento del salario fisso tabellare;
- la rivalutazione del valore dell’ora di straordinario mediante l’appostamento di risorse aggiuntive;
- l’omogenizzazione del trattamento economico tra la polizia civile e militare inerente alla liquidazione del compenso delle ore tagliate non recuperate;
- interventi di defiscalizzazione delle indennità accessorie;
- la rivalutazione del valore economico del buon pasto;
- la revisione del finanziamento del FESI con risorse aggiuntive utili a finanziare la specificità di ogni amministrazione;
- l’estensione ai finanzieri dell’indennità per attività di controllo del territorio;
- l’incremento del valore economico dell’indennità per attività ispettiva tributaria;
- l’istituzione della previdenza dedicata e l’estensione del beneficio del congedo solidale per l’assistenza ai figli maggiorenni.
In aggiunta a tutto ciò, abbiamo rimarcato il formale impegno di portare su ogni tavolo la problematica relativa all’istituto del ricongiungimento familiare anche tra appartenenti alle diverse amministrazioni.
Senza uno sforzo comune, non troveremo il giusto seguito normativo. Con forte rammarico prendiamo atto a malincuore che il Governo ha approvato in via preliminare il testo del Regolamento che regolerà le relazioni sindacali senza coinvolgerci. Una norma fondamentale calata dall’alto la dice lunga su quella che è, al momento, l’attenzione che il Governo ha per Noi, il tutto avallato dai silenzi delle Amministrazioni che, invece di battersi per omogenizzare i regolamenti con le polizie civili, continuano a non ascoltare le esigenze del proprio personale. Tutto ciò rafforza la consapevolezza che senza le dovute attenzioni finanziarie, NOI non firmeremo proposte inique e mortificanti.
Abbiamo la necessità di avere a disposizione sedi permanenti per incontrare sul territorio i colleghi, abbiamo l’esigenza di infondere nei più giovani la cultura sindacale, di rimarcare l’importanza del passaggio dalla concessione al diritto, di promuovere tutte le tutele che un sindacato può garantire a chi opera quotidianamente nei reparti, di incontrare i Comandanti per creare ambienti lavorativi migliori.
Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione per rivendicare più sicurezza per chi lavora per la sicurezza collettiva.