“Solo pochi giorni fa avevamo denunciato gli ennesi episodi di violenza nei confronti degli operatori di polizia, che sono chiamati a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica durante le manifestazioni.

Ci risiamo. Ieri, 11 febbraio, dei delinquenti (noi continuiamo a chiamarli per nome!) con mazze, caschi, bastoni e striscioni hanno messo a ferro e fuoco la città di Milano, assaltando anche un'agenzia immobiliare e una banca.

E poi nuovamente scontri con le forze di polizia.

Una vera e propria guerriglia urbana. 

Ricordiamo che la manifestazione ha visto antagonisti protestare in solidarietà con Alfredo Cospito.

E ricordiamo a tutti che quest’ultimo, appartenente alla della Federazione anarchica informale, è stato condannato a 10 anni per aver sparato a Roberto Adinolfi, manager di Ansaldo, e a 20 anni per due bombe fatte esplodere alla caserma dei carabinieri di Fossano.
Noi non entriamo nel merito delle polemiche sulla detenzione e sull’applicazione del 41 bis: non intendiamo entrare nelle polemiche politiche.

Ma, anche ieri, 6 agenti sono usciti malconci dagli scontri. E vi assicuriamo che ce ne sono molti altri che, pur usciti malconci, non sono ricorsi alle cure mediche.

Questa situazione è diventata insopportabile e non più accettabile.
Le forze politiche di maggioranza che compongono il nuovo Governo avevano sventolato un cambio di passo rispetto ai Governi precedenti per quanto riguardo la tutela alle Forze di Polizia.

Se i risultati elettorali hanno premiato questi programmi significa che la collettività VUOLE UN CAMBIO DI PASSO.

Basta lasciare le città in mano a manciate di balordi che, in nome di pseudo violazioni di diritti, li violano senza soluzione di continuità calpestando lo stato di diritto e la pacifica convivenza.
E mai possibile che gli appartenenti alle forze di polizia devono continuare a subire l’aggressione fisica e mentale dei delinquenti?
Questi rivoltosi hanno ben capito che di sovente i loro atteggiamenti aggressivi e delinquenziali vengono tollerati.

La politica (forse) per paura di perdere una manciata di voti in cabina elettorale, evita di intervenire in modo deciso.

Noi diciamo che non impedire un evento equivale a cagionarlo!! Abbiate il coraggio di tutelare le persone oneste che rispettano le regole!!! Abbiate la coscienza limpida per emanare norme a tutela degli operatori di polizia e che diano certezza della pena!!
USIF, al primo punto del proprio documento programmatico ha messo la sicurezza degli operatori del comparto difesa e sicurezza.

Noi denunceremo ogni giorno l’assurda situazione in cui oggi è costretto a lavorare un operatore di polizia: violenza da una parte e scarse tutele dall’altra”.

Lo dichiara, in una nota, la Segreteria Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).