E’ ormai di dominio pubblico che alla Polizia Locale di Genova è stato assegnato, in via sperimentale, l’utilizzo del laccio immobilizza-persona “Bolowrap”, già in uso negli Stati Uniti e dalla Polizia Serba.
Il dispositivo è costituito da un laccio che ha all’estremità due ancorette che si attaccano agli indumenti, di modo che più la persona si muove più il laccio si stringe.
Il Bolowrap non è un’arma, anche se viene sparato tramite una cartuccia a salve guidato da un laser, e raggiunge circa 150 metri di velocità al secondo ad una distanza dai 3 ai 7 metri.
Le Segreterie Nazionali dell’UILPA Polizia Penitenziaria, dell’USIP, dell’USIC e dell’USIF lanciano un accorato appello ai Ministri della Repubblica competenti del Comparto Sicurezza, e alla politica tutta, affinchè valutino la possibilità di fornire tutte le Forze di Polizia di questo ulteriore strumento, che rappresenta certamente un mezzo utile per evitare situazioni di stretto contatto tra gli operatori di Polizia e la variegata platea di criminali presenti sul territorio.
Queste OO.SS. ritengono questo strumento molto utile ed efficace in quanto, in situazioni di particolare pericolo criminale, oltre a garantire più tutela al personale delle Forze dell’Ordine, certamente ha un potere meno impattante a beneficio dell’incolumità della persona su cui viene usato.
Fornire il Bolowrap in dotazione individuale, insieme al già previsto Taser, o in alternativa allo stesso, rappresenterebbe un modo pratico per tutelare concretamente le lavoratrici e i lavoratori delle Forze dell’Ordine, nonchè un modo effettivo per supportare chi ogni giorno fa il proprio dovere per il bene della collettività mettendo a rischio anche la propria incolumità, ma soprattutto sarà un modo sostanziale per passare dalle parole ai fatti.
 

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