Oggi, 2 giugno 2020, si celebra la Festa della Repubblica Italiana.

 

Il 2 giugno 1946 gli italiani furono chiamati alle urne per scegliere se abolire o meno la monarchia. Fu scelta la strada della democrazia, facendo così dell’Italia una Repubblica costituzionale.

Votò l’89% degli aventi diritti al voto, percentuale che oggi si raggiunge (forse) in tre tornate elettorali. Ma era in gioco il destino della Patria e, come sempre accade nelle occasioni che lo richiedono, gli italiani furono presenti.

Ed oggi, grazie a quella scelta, gli italiani si trovano a vivere i privilegi di una democrazia, grazie anche all’equilibrio ed alla lungimiranza con cui fu scritta la nostra Carta Costituzionale.

Ci sono ancora dei cittadini della Repubblica che vorrebbero godere di quei diritti tanto quanto gli altri italiani: siamo noi, i militari.

Attendiamo oramai da due anni una Legge che disciplini i sindacati militari ed ora che i lavori sembrano essere ripresi, ci si indirizza verso un testo che continua a comprimere i nostri diritti. Oltre che contrario alla Costituzione, appare quantomeno singolare che a dover rinunciare ai propri diritti siano proprio quelle persone che, indossando una divisa, si adoperano quotidianamente per difendere i diritti della comunità tutta.

Vogliamo sperare che la classe politica sappia porre rimedio ad un testo di legge scandalosamente ridicolo, che viene fatto passare, nell’attuale formulazione, come “un’ampliamento dei diritti dei militari”, come se l’accesso a tali diritti fosse frutto di cortesia.

 

Buon compleanno, Italia! Ci auguriamo che presto tutti i tuoi figli, anche quelli con le stellette, possano essere davvero liberi.