“L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF), fin dal primo momento ha assunto una posizione chiara e netta: non si può giudicare un collega senza che la giustizia abbia fatto il suo corso.
Ora, con la consulenza cinematica disposta dalla Procura di Milano, si accerta finalmente il corretto operato dei Carabinieri nel caso della morte di Ramy Elgaml.
Ciò che appare ancora più grave è l’atteggiamento di alcuni rappresentanti delle istituzioni che si sono affrettati a condannare i militari, arrogandosi il ruolo di giudici prima ancora che fossero accertati i fatti.
Questo comportamento non solo ha infangato l’intera Arma, ma ha anche contribuito a destabilizzare il sistema di sicurezza dello Stato, minando la fiducia nei confronti di chi ogni giorno opera per la tutela dei cittadini.
Come sindacato ora pretendiamo almeno le scuse da parte di coloro che hanno gettato ombre su un’azione che oggi sappiamo essere stata svolta nel pieno rispetto delle regole.
La difesa della legalità passa anche dal rispetto delle forze dell’ordine e del loro operato”.
Lo comunica, in una nota, la Segreteria Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).