Ieri 5 marzo si è tenuta l’udienza preliminare del processo per i fatti di Cutro, una vicenda eccezionale che vede indagati alcuni nostri colleghi. 

Noi crediamo fermamente nella giustizia, nel diritto alla difesa e nella totale innocenza di chi è coinvolto.
Giova infatti ribadire quanto i militari indagati abbiamo fatto per salvare la maggior parte delle vite umane, purtroppo perse,andando oltre quanto previsto dalle regole di sicurezza in mare ed esponendosi  in prima persona ai pericoli più imponenti.

Per questi motivi, l’USIF – il primo sindacato della Guardia di Finanza – non può rimanere a guardare passivamente.

Al contrario, si impegna ad intervenire attivamente, dando sostegno ai colleghi indagati,in una situazione che rappresenta una grave macchia  non solo per il corpo della Guardia di Finanza, ma per l’intero Stato italiano.

Il nostro operato si fonda su due principi imprescindibili: la tutela dei diritti degli indagati e la trasparenza del processo.

Per questo, l’USIF ha partecipato con il proprio ufficio legale, affidandosi alla competenza del responsabile Davide Sera, unitamente ai dirigenti Nicola Picerno e Luigi Gualtieri.

In questo modo, intendiamo contribuire attivamente alla ricerca della verità e garantire che ogni decisione venga presa nel pieno rispetto dei diritti di tutti i colleghi coinvolti.

Così in una nota la Segreteria Generale dell’ USIF

 

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