“Doveva essere la svolta epocale, ma così non è stato.
Inspiegabilmente ci siamo trovati ad essere figli di un Dio minore.
Nonostante tutto, oggi più che mai chiediamo a gran voce meno disuguaglianze e più diritti per quei lavoratori della PA che quotidianamente, con passione e dedizione, sono comunque e sempre al servizio degli altri.
Auspichiamo, inoltre, che le ‘vere’ riforme della P.A. vengano orientate secondo un nuovo principio, volto a riconoscere il lavoratore quale risorsa umana e non semplice dipendente”.
Lo ha detto Roberto Di Primio, Segretario Generale Aggiunto dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF), intervenuto al VI Congresso nazionale UILPA, tenutosi a Milano Marittima dal 30 settembre al 2 ottobre.
In rappresentanza del sindacato dei finanzieri, una delegazione composta appunto da Di Primio, Raffaello Palmieri e Paolo Paone del coordinamento provinciale di Rimini.
L’intervento del Segretario Di Primio, nel ripercorrere i lunghi anni di rivendicazione dei diritti costituzionali ha evidenziato, tra l’altro, le criticità della Legge sulla libertà sindacale del personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia a ordinamento Militare (legge emandata a quattro anni di distanza dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 120/2018), che di fatto ha ignorato le legittime aspettative del personale e depotenziato sin dalla loro nascita le OO.SS..
Alla presenza di oltre 400 delegati e numerosi ospiti, tra cui Antonio Naddeo, presidente dell’ARAN, Valerio Talamo, dg. uff. relazioni sindacali Funzione Pubblica, Wladimiro Boccali, presidente Fondo Perseo Sirio, Guido Melis, professore ordinario La Sapienza, i lavori congressuali, caratterizzati da un intenso e costruttivo dibattito, hanno consentito di approfondire le problematiche di diversa natura del lavoro pubblico.
Il segretario generale della UILPA, nella sua relazione, ha affrontato le principali criticità della pubblica amministrazione e della condizione dei lavoratori del pubblico impiego, tracciando le linee programmatiche per i prossimi anni. In tale occasione, anche l’Unione Sindacale Italiana Finanzieri ha fornito il proprio contributo teso a migliorare e prevedere maggiori tutele e garanzie, in termini di diritti per tutte le lavoratrici e lavoratori del comparto sicurezza e difesa.
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